Un progetto per sviluppare le capacità dei Care Leavers, i ragazzi e le ragazze in uscita dai percorsi di tutela e di affido familiare, al fine di renderli protagonisti e autonomi nei contesti territoriali in cui vivono
Progetto sostenuto con il Bando ACT 2024
- Contributo Unipolis: 94.000 euro
- Area di intervento: Piemonte e Lombardia, in particolare città di Torino e Milano
- Durata: 18 mesi
- Organizzazione capofila: Associazione Agevolando APS ETS
- Organizzazioni partner: Coordinamento Italiano dei Servizi Contro il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia (CISMAI) ETS
Descrizione
Non si diventa adulti a 18 anni ed un giorno: questo però è quanto ci si aspetta dai cosiddetti Care Leavers, ragazze e ragazzi neo-maggiorenni, italiani o ex minori stranieri non accompagnati (MSNA), che escono dai percorsi di tutela dopo un periodo trascorso in comunità di accoglienza, case famiglia, affido. Queste/i ragazze/e vivono una situazione delicata quando si conclude il loro percorso “istituzionale": si ritrovano spesso soli e privi di quel supporto che potrebbe garantire loro una serena transizione all'autonomia.
Caring is sharing si propone di sviluppare un modello di intervento integrato per il supporto ai percorsi di autonomia e di protagonismo delle ragazze e dei ragazzi in uscita dai percorsi di tutela e di affido familiare.
Obiettivi specifici di progetto sono:
- favorire processi di cambiamento ed empowerment dei beneficiari, aumentando la loro capacità di acquisire consapevolezza nella definizione e realizzazione dei propri obiettivi di autonomia;
- aumentare l'autonomia dei destinatari nella gestione della propria vita, con particolare riferimento alla gestione delle risorse economiche, alla ricerca attiva di un lavoro e alla capacità di interagire con i servizi territoriali;
- promuovere la capacità dei Care Leavers di attivarsi per la tutela dei propri diritti e di divenire protagonisti della propria storia personale. Il loro coinvolgimento diretto nella realizzazione di azioni di advocacy ed empowerment nei confronti di operatori di settore e policy-makers è necessario per aumentare il loro livello di cittadinanza attiva e di partecipazione nei contesti in cui vivono;
- aumentare la partecipazione della società civile nella costruzione di strumenti informativi (anche digitali) atti a creare le condizioni per promuovere processi di advocacy e campaigning che valorizzino la partecipazione dei Care Leavers.
Il progetto ha durata di 18 mesi e si sviluppa nel corso del 2024 e del 2025. L'iniziativa rientra tra le sei progettualità selezionate da Fondazione Unipolis con il Bando ACT 2024 ed è sostenuta dalla Fondazione con contributo di 94.000 euro. Per conoscere gli altri progetti clicca questo link.
Attività e beneficiari
Caring is sharing agirà a favore dei Care Leavers in particolare attraverso due tipologie di interventi:
- attivazione di Progetti Integrati per l'AutoNOmia (PIANO): sportelli per l'autonomia, supporti economici, sostegno psicologico, con il coinvolgimento di 12 beneficiari diretti e un impegno totale di 36.000 euro di risorse destinate direttamente a coprire fabbisogni specifici;
- inserimento nel Care Leavers Network: sostegno relazionale tramite attività di peer tutoring, attività di advocacy e campaigning, scambi di buone pratiche, percorsi di capacity building sulla partecipazione e la cittadinanza attiva, con la connessione di circa 400 tra ragazze e ragazzi a livello nazionale.
Il progetto vedrà anche l'utilizzo di uno strumento informativo digitale – AgevolUP – per azioni di mappatura partecipativa dei servizi cittadini disponibili per chi si trova nella condizione di dover lasciare i percorsi di tutela istituzionali. La mappatura sarà realizzata con il coinvolgimento di 40 Care Leavers oltre che di enti, istituzioni e organizzazioni che lavorano in questo contesto nei territori coinvolti.
Operatori locali e policy-makers, quali amministratori e dirigenti di comuni, regioni e distretti potenzialmente di tutta Italia, operatrici ed operatori pubblici e del privato sociale e assistenti sociali, saranno coinvolti per lavorare su linee guida e sulle policy di sistema. Si prevede di raggiungere circa 30 organizzazioni tra Lombardia e Piemonte.