L’articolo che segue è stato scritto da Francesca Sarnacchiaro, partecipante campana del progetto Bella storia. La tua, per raccontare con le sue parole le motivazioni e i primi cambiamenti in corso grazie al percorso di crescita personale e culturale dedicato a studenti che come lei provengono da territori fragili.
Bella storia, un progetto che può cambiarti la vita.
Sono venuta a conoscenza dell'esistenza del progetto per caso, leggendo i vari avvisi che erano stati inseriti nella bacheca di Argo, un sito web scolastico. Appena lessi “contributo economico" fui rapita, mi sembrava una bella opportunità. Lessi rapidamente di cosa si trattasse e successivamente le istruzioni per parteciparvi. Ne parlai a casa, e tutti accolsero la notizia con entusiasmo.
In meno di un'ora, mi fiondai a scrivere due brevi testi motivazionali come richiesto dal bando, di cui ricordo ancora i topic. Il primo era sul perché pensavo di meritarmi il contributo e il secondo riguardava le opinioni della famiglia. Proseguii con la compilazione della documentazione e la inviai subito, un po' scettica sull'essere scelta, perché potete capirmi, su 50 ragazzi tra Campania e Calabria non pensavo scegliessero proprio me.
Come mi ha cambiata Bella storia
A novembre 2022 sono entrata nel vivo del progetto: vado al primo incontro, faccio conoscenza con i collaboratori e gli altri partecipanti della mia regione. Inizialmente mi sentivo imbarazzata ed intrappolata, non ero mai uscita al di fuori del contesto scolastico. Pian piano poi il ghiaccio ha iniziato a rompersi ed è stato tutto in discesa.
Il percorso prevede due categorie di incontri: collettivi (fisici ed online) ed individuali, con il proprio mentor (online). Entrambi sono formativi ma con finalità diverse. I primi li ritengo propedeutici alla formazione empirica, i secondi alla formazione personale. Infatti, con Ada Boffa della Cooperativa Dedalus, la mia mentor, sono riuscita a scavare molto nel profondo della mia personalità. Insieme, volta per volta cerchiamo di concretizzare il concetto di “formazione personale e culturale". Gli incontri collettivi, invece, li ritengo propedeutici alla socializzazione, alla riflessione, all'introspezione e, perché no, anche alla conoscenza.
Di quali attività puoi usufruire grazie al contributo?
Con i soldi puoi comprare davvero tante cose, dato che anche la cifra è alquanto consistente (1.500 euro ndr). Soprattutto è possibile approfittarne per affrontare spese più corpose che probabilmente senza il contributo si esiterebbe ad effettuare: ad esempio prendere certificazioni, partecipare a concorsi in ambito culturale, pagare abbonamenti sportivi, partecipare a viaggi d'istruzione. Investite su voi stessi. Cosa molto importante: Bella storia tutela la salute mentale, infatti è possibile pagare anche visite e consulenze dallo psicologo.
L'INTERVISTA A UN MIO COMPAGNO DI PERCORSO
Abbiamo anche le opinioni di un altro partecipante campano, Farling Manzueta Padilla, che ritengo molto interessanti.
Ciao Farling, grazie per esserti prestato a questa intervista. Come sei venuto a conoscenza di Bella storia?
Grazie alla mia professoressa di Italiano, all'inizio del terzo anno delle superiori.
Hai stretto amicizia con qualcuno in particolare durante i vari camp?
Ho legato un po' con tutti, ma se proprio dovessi citare un nome, oltre Luigi (un altro partecipante) che è anche un mio compagno di classe, citerei Giuseppe, con cui ho legato soprattutto durante il camp estivo 2023.
Cosa ti è rimasto particolarmente impresso di questa esperienza ancora in corso?
Tra i vari camp ed incontri che ho fatto con Bella storia, mi ha particolarmente colpito l'amicizia e il rapporto che si sta creando tra di noi, ogni volta che ci incontriamo, si scoprono sempre sfumature nuove di ognuno. I ragazzi che fanno parte di questo percorso sono davvero delle persone eccezionali.
Andiamo sul concreto, il contributo economico di Bella storia ti è servito per acquistare qualche oggetto o servizio che desideravi?
Il contributo del progetto mi è servito molto per comprarmi oggetti che veramente desideravo e che sicuramente mi saranno utili per ciò che vorrò fare in futuro.
Il mentoring lo consideri un'attività importante?
Il mentoring lo considero molto importante perché è un momento dove mi sento ascoltato, posso proporre delle iniziative e ricevo degli input utili all'obiettivo che mi sono posto. Per me Ada Boffa è un punto di riferimento.
Cosa ti aspetti dal progetto?
Dal progetto mi aspetto che si continuino a proporre attività sempre più formative tenendo conto di darci un ausilio orientativo sul mondo del lavoro.
Perfetto, di' due parole a chi ti leggerà.
Il progetto Bella storia, se ben capito e dedicandogli le giuste attenzioni, può fornire molte competenze, insegna ad approcciarsi agli altri, a lavorare in gruppo, approfondire le proprie capacità e magari svilupparle al meglio. Il progetto mi ha dato la possibilità di responsabilizzarmi riguardo la gestione e l'autonomia economica, inoltre mi ha fatto riflettere in che modo poter investire il contributo economico su che cosa ne vale davvero la pena.
Ecco in breve, cari lettori, l'essenza di Bella storia. Si ringrazia la Fondazione Unipolis per questa opportunità. Change your mind and improve your skills!