Sono ragazze e ragazzi eccellenti, curiosi, competenti e interessati. La classe ideale con cui ogni docente vorrebbe avere a che fare. I selezionati di MOB hanno queste caratteristiche, hanno una giusta dose di attivismo e impegno civico accompagnata da un pizzico di sfrontataggine e un'abbondante dose di voglia di mettersi in gioco per cambiare la mobilità delle loro città.
Le ricette che ci hanno proposto partecipando al bando di MOB (che per ora non possiamo ancora svelarvi) sono molto diverse e derivano del resto dai loro diversi percorsi di studio e dal loro impegno nelle comunità in cui vivono. La più giovane è Alessandra, 16 anni, da Torre Annunziata (NA), il più "anziano" è Martin, 22 anni, da Ponte di Piave (TV). In mezzo degni rappresentanti della Generazione Z che provengono da tutta Italia, portando un bagaglio di esperienze e conoscenze che stanno generosamente mettendo a disposizione del progetto.
Un mese fa, dall'8 al 10 settembre, hanno partecipato al Camp Festival realizzato da Unipolis in collaborazione con La Fabbrica. All'Eurocamp di Cesenatico, che ha ospitato l'evento, c'è stata una vera full immersion in cui l'obiettivo principale per loro è stato quello di ispirarsi e di lasciarsi ispirare, dai loro coetanei, dagli esperti che hanno conosciuto, dalle attività in cui sono stati coinvolti.
Tre giorni in cui hanno incontrato Vincenzo Schettini – popolare prof. de La fisica che ci piace, Andrea Minguzzi - campione olimpico di lotta greco-romana e Sport Legend di Sport & Salute, Giovanni Mori - attivista di Fridays for Future. Si sono confrontati sui temi dell'attivismo civico con Cittadinanzattiva e hanno sperimentato le metodologie del role play e del design thinking con Housatonic, The Good Lobby e Storyfactory. Hanno infine messo in discussione le loro idee con l'obiettivo di migliorarle in vista della seconda selezione prevista dal bando.
E non sorprenda se anche il viaggio in pullman verso la serata libera a Mirabilandia è stata l'occasione per confrontarsi sulla fattibilità tecnica delle loro innovazioni, non meravigli il fatto che in spiaggia hanno analizzato l'origine e lo sviluppo delle democrazie. Sono la classe ideale, del resto, e su di loro abbiamo caricato un peso non indifferente, quello di proporre nuove visioni della mobilità e da quanto abbiamo visto finora crediamo che non verremo disattesi.
Ora dalla loro testa e dai loro occhi quello che hanno vissuto al Camp deve diventare un flusso che si riversa negli elaborati. Hanno tempo, infatti, fino al 15 novembre per migliorarli. Perché dopo quella data MOB entra nella sua fase finale, quella in cui i partecipanti diventano tredici: 10 Idee dal futuro e 3 Proposte per il presente, le due categorie previste dal bando.
Gli autori e le autrici delle dieci idee inizieranno un percorso che, dopo una formazione su public speaking e storytelling, li porterà a salire su un grande palco per raccontarle, assieme a creator e influencer. Inoltre, le idee saranno raccolte in un documento che verrà consegnato al Consiglio Nazionale dei Giovani.
I tre selezionati nella categoria Proposte per il presente, invece, si confronteranno per realizzarle con le istituzioni e gli stakeholder delle città oggetto delle loro proposte, sperimentando cosa vuol dire partecipazione civica, advocacy locale, stakeholder engagement e service design.
Noi assieme a tutti i partner di MOB siamo pronti ad accompagnarli e appoggiarli nella loro rivoluzione, siamo pronti ad ascoltare il loro canto, come quello che ci hanno regalato durante il viaggio di rientro dal Camp: più o meno intonato, ma certamente libero.