Sono iniziate lo scorso 7 aprile le giornate dedicate ai vincitori del Progetto O.R.A. di Fondazione Unipolis e Cittadinanzattiva. Dieci classi provenienti da diverse città visiteranno la città di Bologna, gli spazi di CUBO e faranno un'esperienza laboratoriale presso la Fabbrica Ducati.
Mentre si sta ancora svolgendo nelle città metropolitane il tour di presentazione del primo Manifesto della Mobilità Sostenibile della scuola italiana, sono iniziate a Bologna le giornate dedicate alle classi vincitrici del Progetto O.R.A.
Sono 200 le studentesse e gli studenti all'ultimo anno del loro percorso scolastico che arriveranno a Bologna da Palermo, Messina, Napoli, Bari, Torino e Genova. Le loro rispettive classi si sono classificate nelle prime dieci posizioni del concorso creativo multimediale che Unipolis e Cittadinanzattiva hanno lanciato nel 2020 per la realizzazione del primo Manifesto della mobilità sostenibile scritto dai giovani.
Alcune di loro hanno realizzato mappature dei territori e suggerimenti per migliorare lo stato della mobilità nelle diverse comunità, altre hanno denunciato un profondo senso di insicurezza sulla strada vissuto dai ragazzi nella loro esperienza di cittadini, altre hanno veicolato slogan e messaggi con toni e tecniche differenti. Tutti i loro lavori creativi, insieme alle riflessioni degli altri 2000 giovani partecipanti al progetto, sono confluiti nel sito del Manifesto.
Unipolis insieme a CUBO ha deciso di organizzare una giornata a Bologna per ognuna delle dieci classi, in cui portare i giovani alla scoperta degli spazi del Museo d'impresa del Gruppo Unipol nelle sue sedi di Piazza Sergio Vieira de Mello e del grattacielo di Via Larga. Alcune delle classi visiteranno inoltre la Fabbrica Ducati, il museo e faranno l'esperienza del laboratorio di fisica in moto. Altre andranno alla scoperta dei segreti del centro storico di Bologna con una visita guidata dedicata.
Dopo due anni in cui molte fasi del progetto sono state svolte a distanza a causa della pandemia, finalmente si concretizza la possibilità di aprire gli spazi del Gruppo Unipol per incontrare gli studenti di persona e regalargli una meritata esperienza reale, o - per meglio dire - non virtuale.