Mobilità sicura e sostenibile oggi e nel 2060: è online la nuova ricerca di Fondazione Unipolis e sicurstrada "Cambiamo strade, cambiamo futuro" .
È stata presentata lo scorso 14 giugno la nuova ricerca di Fondazione Unipolis con il progetto sicurstrada "Cambiamo strade, cambiamo futuro". La pubblicazione delinea uno scenario allarmante: giovani e anziani saranno sempre più insicuri nel 2060 se non si interverrà subito per mobilità e città sostenibili, a misura di tutti. La ricerca è stata presentata nell'ambito dell'evento "Quale Mobilità? Quale Città?" con la partecipazione di Fausto Sacchelli, Project Manager di Fondazione Unipolis; Elena Petrucci - Responsabile Osservatori sui Megatrend di -skopìa; Maurizio Melis - Radio 24; Maria Vittoria Dalla Rosa Prati – New Wave Plef, Coordinatrice Gdl ASviS Organizzazioni Giovanili; Pierfrancesco Maran - Assessore Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano e Marisa Parmigiani - Direttrice di Fondazione Unipolis.
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Abstract
Se vogliamo ragionare su che tipo di futuro avremo, allora bisogna cominciare senza timidezze ad ascoltare la voce di chi quel futuro lo vivrà più a lungo di altri. Non solo ascoltare la loro voce, ma far sì che questa diventi sempre più forte e intensa.
Non si tratta di garantire spazi ristretti o riserve indiane a fasce d’età che già di per sé sono portatrici di valori e stili di vita adottati come modelli per rappresentare una società che deve sempre di più essere dinamica, attiva, smart. Come qualche anno fa ha rilevato l’Istat: “Invecchiamo sempre di più, eppure restiamo sempre più giovani”. Si tratta al contrario di prendere coscienza del fatto che i giovani di oggi possono determinare il loro futuro avendo a disposizione strumenti di conoscenza e di cambiamento sempre più avanzati.
Pensiamo ad esempio a cosa significa l’Agenda 2030 dell’ONU con i suoi 17 Goal via via declinati con target specifici, che rappresenta al tempo stesso un’analisi e una proposta fattiva di cosa serva fare per invertire un modello di sviluppo che sta compromettendo il benessere e in certi casi la sopravvivenza della biodiversità del nostro Pianeta. Quindi, che sta minacciando seriamente il futuro delle prossime generazioni, che potrebbero rischiare di vivere gran parte della loro vita in una condizione di fragilità e di rischio non solo per il naturale invecchiamento, ma perché vivrebbero la loro longevità – tipica dell’Italia – all’interno di un ecosistema sociale, ambientale, economico meno sicuro. E quindi meno sostenibile. Con la ricerca che qui presentiamo abbiamo cercato di dare seguito a questa convinzione con un contributo di analisi che – seppur parziale – riteniamo possa stimolare una riflessione più ampia. Magari fra i giovani.
Perché è proprio ai giovani che abbiamo pensato quando abbiamo deciso di aggiornare lo studio Cambiamo strade, fatto nel 2018, che trattava dei rischi della strada per le persone anziane con proiezioni dei dati al 2050. [...]
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